Romanzo crimindustriale è la storia della famiglia Russo, una classica famiglia di italiani meridionali trasferitasi al Nord negli anni ’60 per necessità e per cercare l’affermazione personale. Giuseppe, il capofamiglia, inizia la sua nuova vita a Torino come operaio in FIAT dopo avere lasciato la propria terra di origine: l’Abruzzo. Maria, sua moglie, è casalinga ed è molto brava a sviluppare modelli di abbigliamento femminile e a tradurli in abiti e insieme alla sorella, nei ritagli di tempo, frequenta atelier e posti alla moda. Dai Russo nasce Alessandro, figlio vivace e antesignano di tanti cambiamenti, sarà gioia e dolore della famiglia e vivrà in pieno un periodo di intensi cambiamenti. In quegli anni, infatti, in tutta Italia, ma a Torino in particolare, capitale mondiale dell’automobile, la situazione sociale e politica è molto calda. Le organizzazioni criminali italiane si stanno radicando su tutto il territorio nazionale, e stanno stringendo rapporti con la politica deviata. Mescolando elementi di fantasia alla storia politica e culturale realmente accaduta, l’autore ripercorre il cambiamento industriale e socio-politico avvenuto dal ’70 ad oggi in Italia e nel mondo, considerando tutte le implicazioni e i legami che l’industria e la società italiana e mondiale hanno avuto, hanno, e avranno con la criminalità, in un continuo scontro tra il bene e il male che non ha ancora determinato il futuro corso della storia mondiale.

Marco Barone è nato a Torino nel 1969. A sei anni si è trasferito a Termoli, dove ha vissuto fino alla maggiore età. Dopo la laurea in ingegneria meccanica ha iniziato la sua carriera industriale che lo ha visto ricoprire ruoli di responsabilità crescenti, dal capo squadra fino al massimo livello dirigenziale, sempre in multinazionali sia italiane che americane. Attualmente è consulente commerciale e industriale in ambito internazionale. È molto sportivo, con una grossa passione per il basket e per il triathlon che pratica personalmente. È padre di Jacopo.