Nel 391 l’impero romano ancora c’è, e c’è anche un imperatore, Teodosio, che sembra tenerlo unito. Ma è l’orlo del precipizio. In una Roma non più capitale, tra gli ultimi sussulti di un paganesimo ormai schiacciato dall’emergere del credo cristiano, si snoda la storia d’amore di Anteo, giovane cantore del dio Serapide, alla ricerca di una risposta che possa placare il suo desiderio di infinito. Il suo destino si incrocia con quello di Rufo, guerriero che vuole uccidere l’imperatore, di Schytilla, schiava dall’aspetto delicato e temperamento fiero, e di Volcacio, vecchio compagno di Rufo, pronto a qualsiasi nefandezza pur di soddisfare le sue smodate ambizioni. Tensioni, intrighi, strategie, scontri e riconquiste animano in un crescendo di pathos l’affascinante romanzo di Daniele Ricci.

Daniele Ricci, classe 1947, è ingegnere meccanico e, nel contempo, apprezzato compositore di canti e musical di ispirazione spirituale. Da sempre attratto dalla narrativa, nel 1999 ha pubblicato, per i tipi di Città Nuova editriceLe leggende di Stone Hill. Proprio in quel periodo è nata nell’autore la passione per lo studio del tardo impero romano, teatro del titanico scontro tra il mondo antico che muore e quello moderno che emerge. Ed è questa passione che lo ha portato alla stesura del presente romanzo.